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Migliorare l’employee experience attraverso l’HR Digital Transformation: il cambiamento è culturale e richiede leader visionari

Margherita Sindoni - Principal di Keystone Executive Search

La digitalizzazione ha cambiato radicalmente le regole del gioco per le imprese, ridefinendo processi, modelli di business e relazioni con il mercato. Oggi sta imprimendo la stessa spinta evolutiva anche al mondo delle risorse umane.

«L’HR Digital Transformation è un processo di innovazione tecnologica che riguarda da vicino il modo di lavorare, ma anche di vivere e far vivere l’organizzazione», afferma Margherita Sindoni, Principal di Keystone Executive Search. «La tecnologia è solo un abilitatore. Il vero cambiamento è culturale e ha un impatto diretto sull’employee experience».

Affinché l’HR Digital Transformation diventi un motore di valore reale per le persone, le organizzazioni e il loro futuro, servono però leader visionari, capaci di leggere e guidare il cambiamento.

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Nuove tecnologie sì, ma al servizio della trasformazione organizzativa

La digitalizzazione dei processi HR è associata all’implementazione di nuovi strumenti che velocizzano le attività operative, riducono i tempi di gestione e snelliscono procedure complesse. 

Ma limitarsi a questa visione significa non cogliere l’essenza più profonda dell’HR Digital Transformation.

«Non stiamo parlando di un progetto IT né dell’introduzione di nuovi strumenti digitali nella cassetta degli attrezzi HR, ma di un percorso di trasformazione organizzativa a tutti gli effetti», sottolinea Sindoni. «Il processo di digitalizzazione si basa sull’uso della tecnologia come leva per rendere la gestione delle risorse umane più efficiente, trasparente, “personale” e capace di guidare con maggiore precisione le decisioni strategiche dell’organizzazione».

È un cambiamento radicale nel modo in cui le persone vengono reclutate, formate, gestite e supportate lungo l’intero ciclo di vita professionale, dall’ingresso in azienda fino all’offboarding, con l’obiettivo di migliorare in modo significativo la loro esperienza complessiva.

La digitalizzazione trasforma l’HR da funzione prevalentemente amministrativa a partner strategico dell’impresa. Alleggerita da attività ripetitive e a basso valore aggiunto, può infatti contribuire in modo più efficace ai processi decisionali e concentrarsi su ciò che costituisce il cuore della sua missione: mettere le persone al centro, valorizzarne il potenziale, ascoltarle e accompagnarle nei loro percorsi di crescita.

L’HR Digital Transformation consente inoltre ai responsabili delle risorse umane di avere più tempo per coltivare relazioni autentiche, instaurare un dialogo continuo con le persone e creare ambienti di lavoro più inclusivi.

«La digitalizzazione non indebolisce la dimensione umana del lavoro, ma anzi la potenzia», afferma Sindoni. «Perché più tempo dedichi all’ascolto e alla relazione, più la tecnologia diventa uno strumento al servizio di un cambiamento reale».

Il valore strategico della digitalizzazione dei processi HR: talent attraction, retention e data-driven decision making

La digitalizzazione dei processi HR ha un impatto diretto sulla competitività delle imprese. Contribuisce infatti a rafforzare il loro posizionamento sul mercato, a fidelizzare le persone già presenti in azienda e a prendere decisioni strategiche basate sui dati.

In uno scenario in cui le competenze sono sempre più scarse e contese, presentarsi come un’organizzazione capace di integrare tecnologie avanzate nei processi HR è un vantaggio competitivo. L’adozione di strumenti digitali lungo tutto il ciclo di vita dei dipendenti comunica infatti visione e innovazione. 

«Essere percepiti come un’azienda moderna aumenta in modo significativo la capacità di talent attraction», sottolinea Sindoni. In questo senso, l’HR Digital Transformation contribuisce a costruire un employer brand più solido, distinguersi sul mercato come datore di lavoro ideale e attrarre profili qualificati.

Il valore strategico della digitalizzazione emerge con forza anche all’interno dell’organizzazione. Piattaforme digitali per il recruiting, LMS (Learning Management System) per la personalizzazione dei percorsi formativi e tool per il monitoraggio del clima e del sentiment organizzativo migliorano l’esperienza quotidiana delle persone, aumentando il coinvolgimento e il senso di appartenenza. 

«Quando le persone percepiscono attenzione reale nei loro confronti e vedono opportunità di crescita coerenti con il proprio percorso, sono più motivate a restare e a contribuire al successo dell’organizzazione», spiega Sindoni. In questo modo, la digitalizzazione diventa un alleato prezioso per ridurre il turnover.

Un ulteriore vantaggio che può portare la trasformazione digitale dei processi HR è la possibilità di trasformare grandi quantità di dati in insight utili per orientare le scelte strategiche dell’azienda. Attraverso strumenti di analisi predittiva e sistemi di people analytics, è possibile comprendere con maggiore precisione i bisogni presenti e futuri della popolazione aziendale, monitorare i livelli di soddisfazione e di engagement, individuare tempestivamente segnali di disaffezione, valutare con continuità le performance e identificare le competenze critiche da sviluppare per sostenere la crescita del business.

In questo modo, le decisioni non si basano più solo sull’intuizione o sull’esperienza dei manager, ma su evidenze oggettive che consentono di pianificare interventi più mirati, migliorare l’allocazione delle risorse, rafforzare i percorsi di carriera e allineare politiche di formazione, sviluppo e retention agli obiettivi di lungo termine dell’impresa.

«Disporre di dati di qualità consente alla funzione HR di diventare un partner strategico dell’impresa, in grado di orientare le decisioni chiave del business e contribuire in modo determinante alla crescita dell’organizzazione», afferma Sindoni.

L’importanza del Change Management nella costruzione di un processo di HR Digital Transformation

Nessun processo di trasformazione digitale può avere successo senza un’efficace strategia di Change Management. In ambito HR, questo vale ancora di più: introdurre tecnologie e nuovi modelli operativi non è sufficiente se le persone non vengono coinvolte, accompagnate e rese protagoniste. 

«Non basta spegnere il vecchio e accendere il nuovo da un giorno all’altro», sottolinea Sindoni. «La trasformazione va raccontata, spiegata e costruita passo dopo passo, condividendo obiettivi, benefici e impatti reali per l’organizzazione e per chi ne fa parte».

Ogni processo di HR Digital Transformation inizia da un’analisi approfondita dello stato di partenza. È necessario comprendere quali strumenti e processi vengono utilizzati, qual è il livello di maturità digitale dell’organizzazione e quanto è pronta ad accogliere il cambiamento. Survey mirate, colloqui con i manager e valutazione della digital readiness consentono di disegnare un punto di partenza su cui costruire la roadmap da seguire.

Definire obiettivi chiari è lo step successivo: capire dove si vuole arrivare e quali risultati si intende raggiungere. Su queste basi si procede con la revisione dei processi, che non può essere imposta dall’alto, ma deve essere costruita in co-creazione tra HR, IT, business ed employee champions (figure interne che testano per prime le nuove soluzioni e ne facilitano l’adozione all’interno dei team).

Il Change Management è ciò che tiene insieme tutte le fasi del percorso. La formazione, la comunicazione e il coinvolgimento costante sono essenziali per superare eventuali resistenze e costruire consenso attorno al progetto.

«Comunicare con chiarezza fin dall’inizio le ragioni del cambiamento, i vantaggi che porterà e l’impatto concreto che avrà su persone e organizzazione è la condizione imprescindibile per il successo, come in tutti i processi di cambiamento», afferma Sindoni.

Digital mindset, visione strategica e capacità di ascolto: le competenze chiave della leadership che guida il cambiamento

L’HR Digital Transformation può fallire in assenza di una leadership capace di sostenere e guidare il cambiamento.

Una trasformazione di questa portata richiede infatti figure dotate di competenze specifiche:

  • digital e agile mindset. «Per guidare la trasformazione serve un’attitudine aperta all’innovazione tecnologica - osserva Sindoni - ma anche una mentalità agile, ovvero la capacità di testare soluzioni nuove, valutare cosa funziona e cosa no e correggere rapidamente la rotta quando le circostanze lo richiedono»;

  • leggere e interpretare i dati. La leadership deve saper analizzare le informazioni raccolte attraverso gli strumenti digitali, coglierne significato e implicazioni e trasformarle in insight utili per orientare le scelte strategiche;

  • visione strategica. Per guidare la digitalizzazione dei processi HR è necessario saper guardare oltre e capire come l’innovazione tecnologica possa contribuire agli obiettivi di lungo termine dell’organizzazione;

  • capacità di ascolto. Nessuna trasformazione può essere davvero efficace se imposta dall’alto senza tenere conto delle persone che la vivranno ogni giorno. Ascoltare significa indagare in profondità bisogni, aspettative e timori della popolazione aziendale. È questa attenzione costante al contesto che consente di intercettare eventuali resistenze prima che diventino ostacoli e implementare soluzioni mirate e condivise;

  • comunicazione efficace. Il coinvolgimento delle persone passa anche attraverso la narrazione del cambiamento. Spiegare il perché di certe scelte e mostrare i risultati attesi rafforza la fiducia e favorisce la partecipazione attiva al processo di trasformazione.

«Il nostro ruolo, come Keystone Executive Search, è proprio quello di individuare e accompagnare questi leader - figure visionarie e pragmatiche allo stesso tempo - nel delicato compito di lanciare strategicamente la trasformazione e portarla a compimento», sottolinea Sindoni.

Un nuovo modo di vivere (e far vivere) l’organizzazione, non solo di lavorare

L’HR Digital Transformation abilita nuove forme di lavoro per la funzione HR: automatizza attività ripetitive, velocizza processi e semplifica procedure complesse.

La vera forza di questo processo va però ben oltre l’organizzazione operativa del lavoro. La digitalizzazione mette a disposizione degli HR strumenti avanzati per ripensare l’esperienza delle persone lungo tutto il loro ciclo di vita in azienda e creare percorsi personalizzati, realmente centrati sui loro bisogni e capaci di generare valore per l’organizzazione nel suo complesso.

La digitalizzazione dei processi HR non si limita a trasformare il modo in cui le aziende lavorano, ma ridefinisce il modo in cui le persone vivono l’organizzazione e l’organizzazione si prende cura delle persone. 

Ed è proprio qui che risiede il potenziale dell’HR Digital Transformation: usare la tecnologia digitale come mezzo per creare imprese più resilienti, innovative e capaci di crescere mettendo il capitale umano al centro.

approfondimenti:

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Il ruolo guida di CTO e CIO nei board direzionali.

Un'analisi di Margherita Sindoni, Principal di Keystone Executive Search.